Messico

Messico – Decine di migliaia marciano in tutto il paese per Aytozinapa e contro il narco-stato

In varie città messicane e nel mondo iniziative per gli studenti uccisi e desaparecidos

In tutto il Messico la risposta al massacro degli studenti di Ayotzinapa è stata importante. In numerose città del paese si sono svolte marce ed iniziative che oltre a chiedere l’apparizione dei giovani desaparecidos dal 26 di settembre scorso a Iguala, hanno accusato lo stato come responsabile del massacro e del clima di violenza che si vive ormai da anni.


Alcune decine di migliaia di persone, forse più di centomila, nella capitale hanno sfilato insieme a studenti e familiari dei desaparecidos giunti dal Guerrero. Tante altre iniziative si sono realizzate in molte città da nord a sud del paese. Nello stato di Guerrero, 50 mila maestri hanno riempito le strade della capitale Chilpancingo.

20 mila basi d’appoggio dell’EZLN hanno marciato in silenzio a San Cristobal in Chiapas. 3 mila a Guadalajara, 2 mila a Guanajuato e Puebla, alcune migliaia a Oaxaca, solo per citare le più numerose; in tanti altri luoghi, iniziative di gruppi di alcune centinaia di giovani. Gli studenti messicani all’estero si sono fatti sentire con iniziative in 13 città nel mondo.

Crimine di Stato” è stato uno dei messaggi apparso in tanti striscioni e slogan nelle piazze. I manifestanti hanno additato la responsabilità agli apparati dello stato per il massacro di Iguala e per la collusione delle forze politiche e di polizia con i gruppi criminali in numerose regioni del paese. Con l’indignazione suscitata dai fatti di Iguala in questi giorni, nell’opinione pubblica si è cominciato a nominare esplicitamente la natura dell’attuale stato messicano: la frase “Narco Stato” non è solo apparsa negli striscioni in tante piazze delle mobilitazioni, ma addirittura nel giorno di oggi è stata per la prima volta pronunciata da un deputato in parlamento. Il deputato Silvano Blanco Deaquino, del partito di centro sinistra PRD, originario del Guerrero ha dichiarato: “Si deve riconoscere che in Messico c’è un narco stato. Si deve riconoscere che c’è una narco politica. Si deve riconoscere che dalla Presidenza della Repubblica, ai governi locali e quelli municipali, effettivamente la delinquenza organizzata apporta risorse economiche“.

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