Nella giornata di mercoledì 20 luglio è stato sgomberato con l’uso della forza l’ultimo presidio dei maestri della CNTE in Chiapas, precisamente all’entrata di San Cristobal de las Casas, sulla strada che porta a Tuxtla Gutierrez. L’operativo è stato effettuato da un gruppo di incappucciati armati guidati dal presidente municipale di San Juan Chamula del Partito Verde Ecologista che, prima dell’arrivo della polizia municipale, statale e federale, ha attaccato il presidio con machete, bastoni e armi da fuoco, portando al ferimento di alcuni manifestanti.
La polizia, arrivata in un secondo momento ha poi completato l’opera disperdendo i maestri con un ingente uso di lacrimogeni e incendiando il presidio con l’aiuto dei paramilitari.
Il Presidio, in piedi da più di due mesi, nei giorni scorsi aveva ricevuto la solidarietá dal EZLN che aveva promosso una raccolta di aiuti nelle comunità e li aveva consegnati pubblicamente al presidio stesso.
La Sección 7 de Chiapas del sindacato CNTE in un comunicato ha denunciato la violenza subita e posto sotto accusa il governatore dello stato Manuel Velasco del Partito Verde, costola del corrotto PRI.
Subito dopo lo sgombero, i maestri e gli attivisti solidali si sono riversati nel centro storico di San Cristobal bloccando con fuochi e barricate il centro stesso della città e issando la bandiera anarchica dal Palazzo Municipale.
Infine, i professori hanno promosso un corteo fino al luogo del presidio dove hanno ricostruito l’accampamento.
Foto tratte da Regeneración Radio, Radio Zapote, CNTE 7 Chiapas, SobreAmericaLatina