Messico

La CIDH torna ad Ayotzinapa per proseguire le indagini sui 43 desaparecidos

di Christian Peverieri

Sono arrivati in Messico il giorno 10 novembre i membri del Mecanismo Especial de Seguimiento, l’organo istituito dalla CIDH (Comisión Interamericana de Derechos Humanos) per dar seguito alle indagini sulla sorte dei 43 ragazzi della Escuela Normal Rural Isidro Burgos di Ayotzinapa che risultano ancora desaparecidos dopo oltre 25 mesi. Il mecanismo è stata una vittoria del comitato dei genitori, delle associazioni dei diritti umani e dei movimenti che accompagnano i genitori, dopo che ad aprile scorso Enrique Peña Nieto aveva fatto in modo di far terminare l’importante lavoro di contro inchiesta del GIEI, il gruppo di esperti interdisciplinari che ha scardinato la verità storica prodotta dalle istituzioni messicane. Per la Procura della Repubblica infatti gli studenti sarebbero stati rapiti e bruciati nella discarica di Cocula da un gruppo criminale aiutati da “qualche” elemento deviato della polizia perché scambiati per membri di un cartello rivale. In questa ricostruzione fantasiosa degli eventi si omette, naturalmente, il ruolo attivo (di esercito e polizie statali e federali) e passivo (della Procura della Repubblica che ha occultato le prove) degli organi statali. Il GIEI, prima di dover abbandonare il lavoro è riuscito comunque a confutare la verità storica prodotta dalla Procura della Repubblica e a stabilire che gli studenti non sono stati bruciati nella discarica di Cocula. Le indagini riprenderanno proprio da questo punto centrale della vicenda. Per James Cavallaro, uno dei membri del team e presidente della CIDH, “Lo Stato messicano ha l’obbligo di appoggiare il lavoro del mecanismo per determinare la sorte dei 43 ragazzi e per giungere all verità.”

Gli obiettivi del mecanismo sono di dar seguito alle raccomandazioni del GIEI e monitorare lo sviluppo delle indagini ufficiali, ma al tempo stesso appoggiare la ricerca dei desaparecidos, difendere le vittime e le famiglie coinvolte e incentivare le le condizioni strutturali perché tali eventi non si ripetano. Tra le attività dei membri del mecanismo sono previste visite ufficiali, conferenze stampa, incontri pubblici e riunioni di lavoro che si terranno presso la scuola di Ayotzinapa.

Il mecanismo de seguimento è sicuramente uno strumento importante per continuare le ricerche dei 43 e per giungere alla verità ed è grazie all’instancabile lavoro del comitato dei genitori e dei movimenti che li appoggiano che oggi si può guardare con ottimismo alla riapertura delle indagini. Ben sapendo, ovviamente, che nonostante le raccomandazioni della CIDH, lo Stato messicano farà di tutto per occultare le proprie responsabilità dirette nella sparizione degli studenti e per far concludere anche questo nuovo percorso nel più breve tempo possibile. Continuare a monitorare la situazione, fare contro informazione e appoggiare il comitato dei genitori dei desaparecidos in questa fase è di estrema importanza per dar forza al mecanismo nel suo importante lavoro di ricerca della verità.

¡Vivos se los llevaron, vivos los queremos!