In questa epoca in cui il capitalismo estrattivo ha sferrato il suo più brutale attacco ai los de abajo, quello che gli zapatisti chiamano “quarta guerra mondiale”, in questa epoca di piccole patrie e sovranismi dove il diverso è il nemico, abbiamo perso la capacità di guardare oltre, di entusiasmarci e di condividere le esperienze di lotta, di farci forza l’un l’altro anche solo per le piccole battaglie vinte di qua o di là dell’oceano. La crisi economica, l’austerità, la paura del diverso, il razzismo ci fanno sentire ogni giorno di più soli e dentro a un tunnel senza uscita.
Ma se guardassimo al di là di questo tunnel, scopriremmo di non essere soli. Scopriremmo esistenze e resistenze degne, scopriremmo esperienze di autonomia, autogoverno e di lotta molto simili a quelle che in questi anni abbiamo portato avanti nei nostri territori. Riscopriremmo radici comuni e, forse, la capacità di emozionarci ancora, di non sentirci soli, di coltivare la speranza per farla diventare realtà.
In questa tormenta diviene secondo noi fondamentale riscoprire altre esperienze di lotta, di resistenza, di costruzione di un mondo nuovo fuori dalle logiche del capitale. Riconoscere, capire, studiare queste dinamiche significa “seminare” ribellione e la consapevolezza di non essere soli, di esser parte di quei los de abajo che subiscono in prima persona i soprusi del sistema ma che sono capaci anche di resistere e proporre un’alternativa.
Per tutti questi motivi, l’associazione Ya basta! Êdî bese! ha deciso di condividere alcune delle storie di resistenza incontrate nei numerosi viaggi fatti in questi anni: dal Chiapas degli indigeni zapatisti, alla Patagonia dei mapuche, al Kurdistan, un viaggio in tre mondi così diversi e distanti ma con un unico denominatore comune: la lotta per l’autonomia del proprio popolo, la resistenza al sistema capitalista, la costruzione di mondi nuovi.
Un viaggio nei semilleros rebeldes per ripercorrere il cammino di questi movimenti che hanno fatto la storia.
Il Semillero rebelde è un ciclo di tre incontri:
1 L’EZLN, un esercito di sognatori
2 La rivoluzione è un fiore che non muore. 40 anni di lotta in Kurdistan
3 I Mapuche, il popolo della terra
Il Semillero Rebelde è una proposta rivolta a tutte le realtà di movimento, i centri sociali, le associazioni culturali e i gruppi informali che desiderano ripercorrere questi pezzi di storia dimenticata assieme a noi. E proprio perché vogliamo che le parole si trasformino in pratiche reali di costruzione di mondi nuovi, chiediamo alle realtà co-organizzatrici e ai partecipanti ai semilleros un contributo volontario per i tre incontri che saranno destinati al progetto ¡Que corra la voz! per la manutenzione straordinaria della radio comunitaria zapatista de La Realidad, Chiapas.
Per info: www.yabastaedibese.it – +393409653289 – info@yabastaedibese.it