Appello per un
22 Maggio Giornata Globale di lotta al Terricidio
Dal Sud dell’Indoamerica al Mondo,
il Movimiento de Mujeres Indígenas por el Buen Vivir propone #BastaDeTerricidio.
Queste parole non escono dalle nostre bocche, le nostre labbra sono abitate dal silenzio. Le parole escono dai nostri piedi. Perché quando la bocca si stanca di gridare e il suo suono diventa impercettibile, allora è necessario parlare con i piedi.
Ecco perché camminiamo. Perché i nostri piedi raccontino ciò che le nostre parole non hanno potuto narrare.
I nostri piedi, scolpiti dal vento, induriti dagli aspri sentieri della lotta quotidiana per sopravvivere. I nostri piedi a volte avvolti in stracci, a volte nudi, razzializzati, calpestati, imbruttiti, ma non sconfitti. Forti per continuare a camminare, radicati nella terra.
I nostri piedi recuperano la dignità e ci portano a calpestare le tracce ancestrali, perché dal fondo della memoria recuperiamo l’orizzonte del #BuenVivir come Diritto.
Dal 14 marzo ci siamo messe in cammino al passo, lentamente ma con fermezza. Abbiamo percorso paesaggi meravigliosi attraversati da dolore, grida e lotta. Nutrendoci di quelle forze che emergono dalla terra e dai popoli.
Arriveremo il 22 maggio a #BuenosAires per dire Basta al Terricidio!
Un Basta che si nutrirà di azioni collettive, di volontà umanitarie e dell’articolazione globale per porre fine a tanta morte.
Forse chi ha creato questo sistema perverso, i detentori del potere, i mentori della morte, credono che non abbiamo imparato nulla dalla conquista del continente fino ad ora?
Non siamo solo davanti a un problema di carattere climatico, sanitario o economico, un vaccino non lo risolve e nemmeno una legge.
La malattia più letale è stata quella di imporre una normalità, costruita in opposizione all’ordine cosmico, spezzando la relazione armonica e di reciprocità con la Terra.
Durante questo periodo i #femicidi, #feminicidi, #travesticidi e #transfeminicidi sono aumentati. L’#ecocidio ha superato un limite di perversità e impunità che ha mostrato non solo la negligenza del sistema, ma anche il fatto che i terricidi sono disposti a tutto pur di alimentare la loro insaziabile avidità.
La cultura dell’odio è stata introdotta dai poteri religiosi, rimuovendo quella dell’amore e del rispetto tra i generi, i popoli e la natura, la nostra spiritualità clandestina è perseguitata dalle religioni oppressive finanziate dall’#estrattivismo genocida.
Da secoli il sistema imperante ha determinato il segmento dell’umanità che desidera eliminare. Il #genocidio è attuato con la complicità di tutti i governi del mondo. Siamo coscienti che il #terricidio non si risolverà con una legge, poiché è l’insieme di tutti i modi di uccidere le diverse forme di vita che questa matrice di civiltà imposta ha pianificato ed eseguito fino ad ora.
La soluzione è un’assoluta e totale rivoluzione. Noi la stiamo percorrendo in ogni recupero territoriale, in ogni cerimonia ancestrale che attuiamo, nel recupero e nel rafforzamento della nostra medicina ancestrale. Nella difesa attiva della vita e dei territori. Ciò nonostante, continuerà ad essere insufficiente se non ci incrociamo per tessere insieme, recuperando l’arte di vivere che in #indoamérica i nostri predecessori ci hanno trasmesso.
Sappiamo che questo non è il momento migliore né il contesto adeguato per uscire dai territori. Ma se restiamo in casa continueranno ad ucciderci.
Arriveremo a Buenos Aires il 22 maggio, abbiamo scelto questa data come nostro primo grido di libertà, quello della plurinazionalità dei territori.
Noi, donne indigene, siamo portatrici di messaggi universali che stanno rivelando ciò che succederà se non reagiamo. E’ necessaria una vera rivoluzione che interpelli questa matrice di civiltà malata e con essa il potere come idea e come ordine. Questo giorno storico sarà l’inizio di una rivoluzione per la vita, dalla memoria e dalla giustizia per i popoli e soprattutto per la terra.
Dai diversi territori del pianeta realizzeremo questa azione globale, perché siamo milioni che non accettiamo più questo sistema di morte.
Potete taggarci sulle nostre reti social o inviarci foto alla mail bastadeterricidio@gmail.com
Vi invitiamo a unirvi per esigere insieme a noi #BastaDeTerricidio da balconi, terrazze, finestre, porte, attraverso cortei, murales, attacchinaggi, marce, azioni.