Agosto 2023
Da più di duemila anni, la guerra tra imperi per l’accaparramento di terre, beni naturali e zone geostrategiche per il commercio, si basa sulla conquista di territori e sulla costruzione di confini, sempre a costo della distruzione delle culture e del sangue dei popoli nativi.
Questa storia di genocidio e di espropriazione, è centralizzata in quella che oggi è l’Europa, espandendosi in Africa, Asia e Oceania; da questo massiccio saccheggio si sono formate le grandi potenze economiche e politiche che si sono contese l’egemonia e il potere di un mondo in costruzione, i suoi confini e le sue rotte commerciali.
Questa ambizione finanzia campagne di “esplorazione” in tutti gli angoli del pianeta, una di queste, è stata più di 500 anni fa, quando “la scoperta dell’America, lo scontro dei mondi”, è stata scritta dai vincitori con il sangue di milioni di indigeni assassinati e l’etnocidio di culture millenarie.
A questo punto della storia, l’espropriazione e il saccheggio sono globali, le principali rotte commerciali del grande capitale sono stabilite e con l’avanzare dell’industria e della tecnologia, questa storia è sempre più violenta e accade allo stesso tempo ovunque.
Qui e ora, quando pensiamo alla NEOCOLONIZZAZIONE, riflettiamo oltre la teoria, i discorsi e il debito storico del NORD GLOBALE,(questioni su cui dobbiamo continuare a lavorare individualmente e collettivamente). Parlare di NEOCOLONIZZAZIONE, è parlare delle minacce e della violenza a tutti gli angoli del SUD GLOBALE e a MADRE NATURA, che stanno distruggendo il nostro PRESENTE e minacciando il FUTURO di tutti.
Tuttavia, questa è anche una storia di resistenza, siamo le insurrezioni contro faraoni e re, siamo le rivolte contro i proprietari terrieri e i governanti, siamo i guerriglieri, le indipendenze, le rivoluzioni, gli scioperi, le occupazioni, il recupero delle terre, e naturalmente siamo anche, Organizzazione e Autonomia, Culture e Tradizioni, Alleanze, Reti e Articolazioni, siamo i nostri Antenati e Territori. Siamo uguali perché siamo diversi e tra tante differenze, ci sono più cose che ci uniscono che ci dividono.
Per non dimenticare, ricordare, unirci di fronte a tante avversità, chiediamo ai popoli, alle comunità, alle organizzazioni, alle Colectiv@s, alle cooperative e a tutte le espressioni degli indigeni, contadini, popolari, anarchici, femministi, ambientalisti, difensori dei diritti umani, media liberi o come si chiamano, di organizzare e svolgere azioni il 12 ottobre in modo dislocato, organizzato e coordinato.
Basta con l’espropriazione, il saccheggio e la distruzione della natura e dei territori da parte del grande capitale globale e degli stati corporativi!
Basta razzismo, fascismo e imposizione di nuove frontiere militari e industriali, la migrazione non è un crimine!
Basta con la violenza e la repressione contro i movimenti sociali, le organizzazioni, le comunità e i popoli che difendono la natura, il futuro e la vita stessa sul pianeta!
Stop alla guerra di sterminio contro i popoli zapatisti, curdi, palestinesi e tutti i popoli del SUD GLOBALE, che lottano e resistono per una vita umana dignitosa e solidale!
Basta con la violenza trans-femminicida, il rispetto per la diversità e il dissenso sessuale generico!
Chiediamo Verità e Giustizia, per i nostri scomparsi e assassinati!
Prigionieri politici liberi!
Per un alloggio e una vita dignitosi, basta con la gentrificazione e il turismo predatorio!
Se toccano noi, toccano tutti noi!
Per una lotta antipatriarcale, anticapitalista, anticoloniale, antifascista, antirazzista e antiimperalista. Un altro sistema di vita è possibile!
¡EL SUR RESISTE! in ogni angolo del SUD GLOBALE!
Se vuoi partecipare e condividere le attività che svolgeranno, invia una mail a elsurresiste@riseup.net, firme e informazioni saranno ricevute fino al 17 settembre.
Ti invitiamo a prendere conoscenza delle informazioni e delle prossime comunicazioni attraverso la pagina elsurresiste.org
Tratto e tradotto da El Sur Resiste