Da alcuni mesi, con la campagna Dheisheh Resiste, grazie alla solidarietà di tantissime persone, stiamo sostenendo la popolazione del campo profughi di Dheisheh, a Betlemme, sempre più provata dai sei mesi di guerra totale che Israele ha scatenato contro i palestinesi dei territori occupati.
Attraverso il coordinamento con le associazioni locali e il Comitato popolare, stiamo fornendo supporto medico, aiuti economici e distribuendo generi alimentari a centinaia di famiglie tra le più vulnerabili del campo, che ad oggi conta circa 15 mila persone.
Tra le realtà più attive di Dheisheh c’è il Women’s Department della Fondazione Ibdaa, animato da oltre 150 donne impegnate nel promuovere la partecipazione femminile all’interno della vita politica e sociale palestinese, responsabilizzando le donne e rendendo più visibile il loro ruolo all’interno della propria comunità.
In questi mesi, ci siamo confrontate da una prospettiva di genere sulla gravissima situazione in corso. Mentre continua impunito il genocidio a Gaza, la situazione in Cisgiordania è precipitata a un livello senza precedenti. Abusi sessuali nelle carceri, durante le incursioni notturne e i controlli ai check point sono diventati sempre più frequenti.
Al tempo stesso, il campo di Dheisheh – come il resto della Cisgiordania – versa in una grave crisi economica. L’espulsione dei lavoratori palestinesi dai territori israeliani, la limitazione della libertà di movimento, il crollo del turismo e il blocco dei finanziamenti all’Unrwa ha portato alla disoccupazione l’80% della popolazione del campo, con una diretta ripercussione sull’indipendenza economica delle donne lavoratrici.
Il soddisfacimento dei bisogni primari, l’accesso alle cure e ai servizi di base diventa sempre più difficile, anche a causa della limitazione del movimento delle merci che Israele ha iniziato a imporre nelle ultime settimane anche in Cisgiordania. Ci segnalano un aumento dei casi di povertà mestruale e della difficoltà delle famiglie nel reperire pannolini e altri prodotti per l’infanzia.
Ancora una volta rispondiamo all’appello delle nostre sorelle palestinesi. Attraverso la campagna Dheisheh Resiste abbiamo iniziato a supportare la distribuzione autorganizzata di assorbenti, pannolini, vestiario e altri prodotti igienici fondamentali.
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