Furilofche Waria, Nawel Wapi Mapu, Puel Willi Mapu mew.
26 febbraio 2025
Ai Pu Lofche dei Meli Wixan Mapu (comunità dei quattro punti del territorio Mapuche), alle organizzazioni sociali e dei diritti umani, e alla società in generale:
noi, Lof Lafken Winkul Mapu, facciamo sentire ancora una volta la nostra voce con urgenza di fronte alla gravità dell’oltraggio che, ancora una volta, l’ente Parchi Nazionali cerca di infliggerci sollecitando la rimozione del nostro Rewe dal territorio di Relmulafken, dove la nostra Machi sostiene il nostro Mapuche Lawen.
Il sentimento della Rewe, il luogo e il valore che ha per noi pu peñi, pu lamgen e il rapporto con i nostri pu lonko sono profondamente legati a questo spazio.
Tutto il nostro essere, la nostra esistenza e il nostro divenire sono connessi ad esso. Ci unisce e ci impegna. È nella Rewe che diventiamo tutt’uno con il resto.
Di fronte a questa situazione di avversità, in cui il potere politico, economico e giudiziario criminalizza il nostro popolo con menzogne e inganni, provocando odio e violenza contro di noi, abbiamo imparato dal nostro rafforzamento, dal ritorno nei nostri territori e dalla nostra resistenza nelle comunità.
La nostra Rewe è una parte fondamentale di questi processi: in essa troviamo comprensione, e ciò che facciamo lì si trasforma in azioni profondamente sentite. Sappiamo anche che la nostra Rewe ci restituisce la nostra spiritualità, la nostra lingua, la nostra memoria e il nostro kimün. Ci porta alleanze, solidarietà e trafkintun.
Tutto questo emerge quando siamo vicino alla nostra Rewe.
Nella Rewe, con l’accompagnamento della nostra Machi, iniziamo anche a curare le ferite della tragedia di essere un popolo invaso, espropriato, perseguitato, sradicato e oppresso.
Il sentimento della Rewe, il suo posto e il suo valore per i pu peñi e i pu lamgen, e la relazione che lì vi stabiliamo con i nostri pu lonko sono essenziali per la nostra esistenza e il nostro futuro come Popolo.
Per tutti questi motivi, chiediamo che venga reso effettivo il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione nazionale, dalla Convenzione 169 dell’OIL, dalla Convenzione americana sui diritti umani e dall’articolo XII della Commissione interamericana sui diritti umani.
Chiediamo inoltre il rispetto della dichiarazione AG/RES. 2888 (XLVI-O/16), il cui articolo XVIII recita: “I popoli indigeni hanno diritto ai propri sistemi e pratiche sanitarie, così come all’uso e alla protezione di piante, animali, minerali di interesse vitale e altre risorse naturali di uso medicinale nelle loro terre e territori ancestrali”.
A livello nazionale, chiediamo il rispetto della Legge 24.071, che approva la Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui Popoli Indigeni e Tribali.
A livello provinciale, chiediamo l’applicazione della legge 2553 sulla politica indigena e il sostegno alle comunità indigene, che aderisce alla legge nazionale 23.302.
Questo è urgente, pu peñi, pu lamgen.
In questi tempi, l’avanzata del capitalismo priva tutte le persone della relazione con la Ñuke Mapu e con il proprio ambiente di vita, consegnandoli a un violento ed enorme sfruttamento economico.
Intendono privarci di tutto, anche della nostra stessa esistenza.
Questo stesso sistema causa gravi danni alla salute fisica, mentale e spirituale.
Per questo, chiediamo a pu lonko, pu pillan kushe, pu lawengelu e pu lofche di esprimere il loro rifiuto e di denunciare l’entità di questo danno irreparabile.
Chiediamo di convocare ngellipu in tutti i territori.
Che pu newen kay ngen mapu ci accompagni in questa resistenza.
Wiñotupe Machi ñi rewe mew!!!!
Weichafe Rafael Nahuel iem mongeli inaltu Rewe mew!
Kiñe antv wewaiñ taiñ ruf zungu!!!!
Lafken Winkul Mapu Lof!